Intervista a Michela Giraud
Abbiamo chiuso Michela Giraud (Comedy Central) in una stanza con Riccardo (Stand Up Comedy Italia) che l’ha torchiata per estorcerle informazioni. Quello che non poteva immaginare, è che il problema non sarebbe stato farla parlare, ma farla smettere. Ecco il verbale integrale del suo interrogatorio.
Incontriamo Michela Giraud, la rivelazione comica del momento
“Sul palco mi sfogo, divento irriverente e cinica”, rivela. “Sarà che vengo da una famiglia borghese: i miei mi vedevano medico o avvocato”. Lei, invece, ha scelto di far ridere. E ha avuto ragione
Michela Giraud al Trio Medusa: “Fatemi superare Bridgerton su Netflix!”. L’intervista
Il Trio Medusa intervista Michela Giraud: l’attrice comica ha uno speciale su Netflix, La verità, lo giuro!, è in tour nei teatri e su Real Time con il programma C’era Una Volta… L’amore.
“Fare il comico è peggio che fare il giornalista o il politico”. Chiacchiere con Michela Giraud
Il senso di colpa, il marcio di Roma, gli spintoni, il prosciutto finito nel frigo, LOL, CCN, l’invenzione della volgarità, gli Uffizi, una chiesa bizantina. Conversazione con l’attrice e stand up comedian
Michela Giraud, una perfetta visione ombelicale del mondo
«La verità, lo giuro!», monologo. Fino a che punto la propria vita privata può trasformarsi in repertorio?
Michela Giraud, attrice e autrice: «Niente ostacoli di genere. Ho scelto la comicità perché è democratica»
Michela Giraud a FQMagazine: “Ero quella che alle cene rompeva le scatole a tutti. La comicità non deve essere corretta, ma intelligente”
Trentatré anni, romanissima, la comica di Educazione Cinica (ora volto di Comedy Central News) racconta a Ilfattoquotidiano.it la sua infanzia in una famiglia borghese, tra i manga e Serena Dandini, e i progetti per il futuro. E sul body shaming dice: “La gente proietta le proprie frustrazioni sui personaggi pubblici, ma il corpo appartiene solo […]
Michela Giraud: andare controcorrente
Michela Giraud è una comica italiana di 33 anni conosciuta per la sua comicità tagliente e sfacciata che sfida apertamente le convenzioni sociali e i ruoli di genere. Il suo stile unico le ha permesso di distinguersi come una voce rappresentativa dei dubbi e delle insicurezze della generazione dei Millennial, confrontandosi spesso con il pubblico su temi come le aspettative della società e l’identità femminile. Giraud paragona la sua figura a quella di personaggi iconici delle serie TV come Mrs. Maisel e Fleabag, esprimendo la sua comicità in modo diretto e talvolta scurrile.
Michela non nasconde la sua irritazione verso gli stereotipi di genere e le etichette imposte, come quella di “curvy”, preferendo invece enfatizzare la libertà e l’individualità. In un’epoca in cui i ruoli e le aspettative sociali sono in rapido cambiamento, lei offre una prospettiva rinfrescante e diretta sui rapporti di coppia e sulla vita delle donne moderne. La sua capacità di ridefinire l’umorismo senza distinzione di genere è chiaro nelle sue battute, che spesso si concentrano sull’imprevisto, sorprendendo e coinvolgendo il pubblico.
Michela ha anche toccato temi importanti come il modello femminile nei media e la libertà di espressione personale. Nonostante le sfide, ha superato le barriere culturali e le aspettative tradizionali con determinazione e spirito ribelle. L’articolo sottolinea anche il successo di Giraud nel settore dello spettacolo, con riferimenti al suo monologo “La psicofregna” che ha ottenuto grande successo sui social media, e il suo lavoro recente che include la conduzione di CCN – Comedy Central News e la pubblicazione di un racconto nel volume “Manifesto”. Infine, Michela riflette sulle lezioni apprese durante il lockdown, la natura delle relazioni contemporanee, e come il periodo di quarantena l’abbia portata a scoprire l’amore e a riconsiderare i ritmi frenetici della vita precedente.
Michela Giraud: «Il corpo, e molto altro, al centro del mio primo film da regista»
La comica romana ci parla della sua opera prima, di LOL, di comicità in tv e di come difendersi dagli haters